In arrivo Fondo nuove competenze 2024 per Aziende

La finalità del Fondo è quella di sostenere l’aggiornamento e lo sviluppo delle competenze dei lavoratori, in risposta alle esigenze del mercato del lavoro moderno, caratterizzato da rapidi cambiamenti tecnologici e da un’attenzione crescente alla sostenibilità.

A chi si rivolge il Fondo Nuove Competenze

Il Fondo Nuove Competenze (FNC) si rivolge ai datori di lavoro privati che abbiano stipulato accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro, sottoscritti a livello aziendale o territoriale dalle associazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori nazionali più rappresentative o dalle loro rappresentanze sindacali operative in azienda.

Come funziona il Fondo Nuove Competenze

In attesa del nuovo decreto attuativo, ecco alcune caratteristiche principali del Fondo nuove competenze secondo il decreto del 22 settembre 2022 del Ministero del Lavoro. Il FNC copre il costo delle ore lavorative dedicate alla formazione nei seguenti modi:

  • La retribuzione oraria, finanziata dal FNC, ammonta al 60% del totale. Questo calcolo si basa sulla retribuzione teorica mensile segnalata dal datore di lavoro all’INPS nel mese in cui viene approvata la richiesta di accesso al fondo, moltiplicata per 12 mesi e divisa per 1.720 ore, che rappresentano un’annualità lavorativa standard.
  • I costi relativi ai contributi previdenziali e assistenziali per le ore di formazione vengono interamente rimborsati, inclusi quelli a carico del lavoratore.

Caratteristica Agevolazione

Il contributo a fondo perduto arriva fino a un massimo 10 milioni di euro per ciascuna istanza e, se confermate le cifre delle scorse edizioni, potrebbe essere pari:

  • al 60% della retribuzione oraria dei dipendenti in formazione fino ad un massimo di 200 ore per lavoratore;
  • al 100% degli oneri relativi ai contributi previdenziali e assistenziali delle ore destinate alla formazione.

I progetti formativi, con una durata compresa fra le 40 e le 200 ore, potranno essere attuati anche dopo il 2024.

Gli ambiti della formazione finanziata dal Fondo

Al fine della presentazione dell’istanza di accesso al Fondo, i datori di lavoro identificano la necessità di un aggiornamento delle professionalità dei lavoratori a seguito della transizione digitale ed ecologica in funzione di uno dei seguenti processi:

a) introduzione in aziende di soluzioni software e hardware, innovazioni nella produzione e commercializzazione di beni e servizi che richiedono un aggiornamento delle competenze digitali;

b) innovazioni aziendali volte all’efficientamento energetico e all’uso di fonti sostenibili;

c) innovazioni aziendali volte alla promozione dell’economia circolare, alla riduzione di sprechi e al corretto trattamento di scarti e rifiuti, incluso trattamento acque;

d) innovazioni volte alla produzione e commercializzazione di beni e servizi a ridotto impatto ambientale;

e) innovazioni volte alla produzione e commercializzazione sostenibile di beni e servizi nei settori agricoltura, silvicultura e pesca, incluse le attività di ricettività agrituristica;

f) promozione della sensibilità ecologica, di azioni di valorizzazione o riqualificazione del patrimonio ambientale, artistico e culturale.

L’attività di formazione è, inoltre, finanziata dai Fondi Paritetici Interprofessionali. Il datore di lavoro dovrà indicare, nell’istanza di ammissione a contributo, il Fondo Paritetico Interprofessionale al quale aderisce.

Tempistiche di uscita del bando È prevista l’uscita del bando entro pochi giorni