Safe working – Io riapro sicuro

Gentile Cliente, è nostra cura metterla a conoscenza, con il presente documento informativo, del nuovo bando della Regione Lombardia ‘ Safe Working’.
La regione mette a disposizione 19,1 milioni di euro per interventi connessi alla sicurezza sanitaria a favore delle micro e piccole imprese lombarde che sono state oggetto di chiusura obbligatoria in conseguenza all’emergenza epidemiologica Covid-19, al fine di adottare le misure adeguate alla ripresa in sicurezza dell’attività d’impresa.
Contributo a fondo perduto Il contributo concedibile è fino al 60% per le piccole imprese e fino al 70% per le micro-imprese.
Il contributo è concesso nel limite massimo di € 25.000. L’investimento minimo è pari a € 2.000.

DESTINATARI
Micro, piccole imprese con sede legale e/o unità operativa nella regione Lombardia e operanti nei settori del commercio, dei pubblici esercizi (bar e ristoranti), dell’artigianato, del manifatturiero, dell’edilizia, dei servizi e dell’istruzione.
Sono escluse le attività consentite dal D.P.C.M. dell’11 marzo 2020, 22 marzo 2020 e Decreto Ministeriale 25 marzo 2020, nonché le imprese che hanno esercitato in deroga ai sensi del d.p.c.m. 22
marzo 2020 e 10 aprile 2020.

Sono ammissibili le imprese la cui attività era tra quelle consentite ma che hanno deciso di introdurre il lavoro agile per tutti i dipendenti.


PROGETTI AMMISSIBILI
Sono ammissibili interventi relativi a:
• macchinari per la sanificazione e disinfezione degli ambienti aziendali;
• strumenti di aerazione, sia tramite apparecchi di filtraggio e purificazione dell’aria, sia attraverso
l’installazione di sistemi di aerazione meccanica alternativi al ricircolo;
• strumenti di igienizzazione per i clienti/utenti, per i prodotti commercializzati e per gli spazi che
prevedono la presenza per un tempo superiore ai 15 minuti da parte dei diversi clienti/utenti, anche in coerenza con le indicazioni delle Autorità Sanitarie;
• interventi strutturali o temporanei nonché arredi atti a garantire il rispetto delle misure di
distanziamento sociale prescritte dalla normativa sia tra i lavoratori che tra i clienti/utenti;
• acquisto di prestazioni e/o strumenti relativi al monitoraggio e controllo dell’affollamento dei locali;
• acquisto di strumentazione atta a misurare la temperatura corporea a distanza (es. termoscanner all’ingresso degli esercizi):
-sanificazione e disinfezione degli ambienti aziendali;
-strumenti di comunicazione (segnaletica);
• interventi formativi sulle prescrizioni e sui protocolli da adottare nell’ambito dell’esercizio di attività anche in complementarietà con le iniziative che saranno attivate da altri soggetti pubblici (es. INAIL).

SPESE AMMISSIBILI
Sono ammesse a contributo le spese, al netto dell’IVA, per gli interventi connessi ai seguenti ambiti di messa in sicurezza sanitaria:
a) macchinari e attrezzature per la sanificazione e disinfezione degli ambienti aziendali;
b) apparecchi di purificazione dell’aria, anche portatili;
c) interventi strutturali all’impianto di aerazione della struttura, solo se finalizzate al miglioramento della sicurezza sanitaria;
d) interventi strutturali per il distanziamento sociale all’interno dei locali;
e) strutture temporanee e arredi finalizzati al distanziamento sociale all’interno e all’esterno dei locali d’esercizio (parafiato, separé, dehors ecc.);
f) termoscanner e altri strumenti atti a misurare la temperatura corporea a distanza, anche con sistemi di rilevazione biometrica;
g) strumenti e attrezzature di igienizzazione per i clienti/utenti, per i prodotti commercializzati (es. ozonizzatori o lampade UV per sanificare capi di abbigliamento) e per gli spazi che prevedono la presenza per un tempo superiore ai 15 minuti da parte dei diversi clienti/utenti (es. vaporizzatori per sanificare camerini, cabine estetiche, aule etc.), anche in coerenza con eventuali indicazioni delle Autorità Sanitarie;
h) dispositivi di protezione individuale rischio infezione COVID19 (es. mascherine chirurgiche o filtranti, guanti in nitrile, occhiali, tute, cuffie, camici e altri DPI in conformità a quanto previsto dalle indicazioni della autorità sanitarie), nel limite di 1.000 euro per impresa.
i) servizi di sanificazione e disinfezione degli ambienti, nel limite di 2.000 euro per impresa;
j) strumenti di comunicazione e informazione (cartellonistica, segnaletica);
k) costi per tamponi per il personale dipendente o altri strumenti comunque suggeriti dal medico competente in conformità alle indicazioni dell’Autorità Sanitaria, nel limite massimo di 1.000 euro per impresa;
l) attrezzature, software e/o strumenti relativi al monitoraggio e controllo dell’affollamento dei locali;
m) spese di formazione sulla sicurezza sanitaria, sulle prescrizioni e sui protocolli da adottare nell’ambito dell’esercizio di attività anche in complementarietà con le iniziative che saranno attivate da altri soggetti pubblici come l’INAIL, nel limite di 2.000 euro per imprese.
Le spese in corrente di cui alle lettere h), i), j), k), e m) non possono comunque superare la quota massima di 6.000,00 euro per singola domanda. Per le spese sopra elencate, saranno ritenuti ammissibili, laddove applicabili, l’acquisto ed eventuale relativa installazione (ivi compresi montaggio e trasporto). Le spese sono ammissibili dal 22 marzo 2020.


ISTRUTTORIA E VALUTAZIONE
Le domande di contributo dovranno pervenire esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale, attraverso il sito http://webtelemaco.infocamere.it . L’impresa presenterà richiesta di contributo dopo aver effettuato l’investimento e ultimato i lavori di installazione, allegando i relativi giustificativi di spesa quietanzati.


TEMPISTICHE
Il bando per richiedere i contributi con indicazione della data di apertura dello sportello per la presentazione delle domande verrà pubblicato entro il fine maggio. Apertura sportello prevista per la prima decade di giugno 2020.

Lo Studio Rinaldi Consulting vi ringrazia per l’attenzione riservatagli e rimane a disposizione per chiarimenti.