L’obiettivo della misura è quello di favorire l’avvio di nuove imprese e l’autoimprenditorialità in risposta alla crisi da Covid-19, attraverso contributi a fondo perduto sui costi connessi alla creazione delle nuove imprese.
Chi può richiedere il contributo
Possono accedere al bando:
- le MPMI lombarde costituite a partire dal 1°ottobre 2022, iscritte ed attive al Registro delle Imprese, in Lombardia. Non si considera nuova impresa l’attivazione di una nuova sede operativa sul territorio lombardo da parte di imprese già esistenti;
- i lavoratori autonomi con partita iva individuale non iscritti al Registro delle Imprese attiva a decorrere dal 1° ottobre 2022 e che hanno il domicilio fiscale in Lombardia.
Sono escluse le MPMI e i lavoratori autonomi che abbiano codice Ateco primario o prevalente, ricompreso nella sezione A (Agricoltura, silvicoltura e pesca) e K (Attività finanziarie ed assicurative) della classificazione Ateco 2007 e altresì quelli che svolgono attività primaria o prevalente di cui ai seguenti codici ATECO:
- 47.78.94 commercio al dettaglio di articoli per adulti (sexy shop);
- 92.00 attività riguardanti le lotterie, le scommesse, le case da gioco;
- 92.00.02 gestione di apparecchi che consentono vincite in denaro funzionanti a moneta o a gettone;
- 92.00.09 altre attività connesse con le lotterie e le scommesse;
- 96.04.1 servizi di centri per il benessere fisico (esclusi gli stabilimenti termali).
Dotazione finanziaria disponibile e regole di finanziamento
Le risorse complessivamente stanziate per l’iniziativa ammontano a € 1.000.000,00 a carico di Regione Lombardia.
L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto a parziale copertura delle spese sostenute (al netto di IVA) come da tabella sottostante:
Investimento minimo | Intensità del contributo | Importo contributo massimo |
€ 3.000,00 | 50% delle spese ammissibili | € 10.000,00 |
Regione Lombardia si riserva di integrare la dotazione finanziaria, tramite apposita deliberazione, qualora si rendessero disponibili ulteriori risorse a valere sul proprio bilancio.
Attività ammissibili
Sono ammissibili esclusivamente le spese per l’avvio della nuova impresa, sostenute e quietanzate dopo la data di iscrizione al Registro Imprese (per le MPMI) o l’inizio attività all’Agenzia delle Entrate (per i lavoratori autonomini con partita IVA) che deve decorrere dal 1° gennaio 2023 e fino alla data di presentazione della domanda di contributo e in ogni caso per spese sostenute e quietanzate entro il 31 dicembre 2023.
Sono ammissibili, al netto di IVA, le seguenti tipologie di spesa in conto capitale:
a) acquisto di beni strumentali/macchinari/attrezzature/arredi nuovi (non sono ammessi gli autoveicoli);
b) acquisto di software gestionale, professionale e altre applicazioni aziendali, licenze d’uso e servizi software di tipo cloud e saas e simili, brevetti e licenze d’uso sulla proprietà intellettuale, nella misura massima del 60% della spesa totale di progetto;
c) acquisto di hardware (sono escluse le spese per smartphone e cellulari);
d) registrazione e sviluppo di marchi e brevetti e per le certificazioni di qualità.
Sono ammissibili, al netto di IVA, le seguenti tipologie di spesa in conto corrente:
e) onorari notarili e costi relativi alla costituzione d’impresa (al netto di tasse, imposte, diritti e bolli anticipate dal notaio/consulente);
f) onorari per prestazioni e consulenze relative all’avvio d’impresa, nei seguenti ambiti:
1. marketing e comunicazione;
2. logistica;
3. produzione;
4. personale, organizzazione, sistemi informativi e gestione di impresa;
5. contrattualistica;
6. contabilità e fiscalità;
g) spese relative alle consulenze specialistiche legate alla registrazione allo sviluppo di marchi e brevetti, nonché per le certificazioni di qualità di cui alla relativa voce di spesa in conto capitale;
h) canoni di locazione della sede legale e operativa della nuova impresa;
i) sviluppo di un piano di comunicazione (progettazione del logo aziendale, progettazione e realizzazione sito internet, registrazione del dominio, progettazione piano di lancio dell’attività) e strumenti di comunicazione e promozione (es. messaggi pubblicitari su radio, TV, cartellonistica, social network, banner su siti di terzi, Google Ads, spese per materiali pubblicitari, etc).
l) spese generali riconosciute in maniera forfettaria nella misura del 7% dei costi delle spese elencate sia in conto capitale che in conto corrente;
Le spese in conto capitale devono rappresentare almeno il 50% dell’investimento.
Modalità di presentazione delle domande
Le domande di partecipazione devono essere trasmesse esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale, tramite il sito http://webtelemaco.infocamere.it dalle ore 14.00 del 27 aprile 2023 fino alle ore 12.00 del 28 marzo 2024.
L’assegnazione del contributo avviene con procedura “a sportello” a rendicontazione secondo l’ordine cronologico di invio telematico della richiesta e fino ad esaurimento delle risorse a disposizione e comunque entro la data di chiusura dello sportello.
Il termine di conclusione del procedimento di concessione con la relativa erogazione è di 90 giorni a decorrere dalla scadenza per la presentazione delle domande (le quali includono anche la rendicontazione delle spese), salvo le sospensioni dei termini procedimentali previste dalle norme sul procedimento amministrativo.
L’assegnazione del contributo viene comunicata singolarmente a tutti i beneficiari tramite PEC.
A seguito dell’approvazione della Determinazione di concessione, il contributo viene erogato ai beneficiari della Camera di Commercio competente territorialmente in un’unica rata.